mercoledì 21 dicembre 2022

Ermetismo Cristiano - Natività, Astronomia, Dante




 

Ermetismo Cristiano - Natività, Astronomia, Dante

 

Che la nascita di Cristo e quella delle Divinità del "Sol-Invictus", "Sol-Invitto", tradotto "Sole Invincibile", Tipo il Dio Persiano-Romano "Mitra", accada sincronicamente la notte tra il 24 ed il 25 dicembre, per vie simbolico-iniziatiche e non storiche (vedi articolo sul link), sembra proprio essere oramai più che una ipotesi percorribile, addirittura una realtà incontestabile.  Io mi limiterò a osservare con voi alcuni passaggi semplicemente verificabili ed interessanti.





Tra altri indizi, che vedremo in seguito, per esempio, queste nascite coincidono con un curioso evento astronomico che si verifica in questo periodo; dal solstizio d’estate al solstizio d’inverno, i giorni diventano più corti e freddi e dalla prospettiva dell’emisfero nord, il sole appare muoversi continuamente verso sud e diventare più piccolo e più debole. 


Il 21 dicembre, il sole raggiunge il punto più basso sull’orizzonte, dopo essere sceso verso sud ininterrottamente dal solstizio d'Estate. il "Re degli Astri" smette di muoversi verso sud per circa 3 giorni rimanendo in asse con la costellazione della “Croce”, inequivocabile Simbolo di Cristo, la Croce del Sud. Tre giorni dopo la ripartenza del Sole, la sua (ri)nascita. Come? Il 24 dicembre il sole si muove di nuovo di un grado: giorni più lunghi e più caldi, nuovi raccolti e natura di nuovo in fiore. Il (Dio) sole è morto sulla croce (del sud), il 21 dicembre, per risorgere dopo 3 giorni. Quindi il Natale, la Natività, è inesorabilemtne in  stretto rapporto con la evidentemente attinente simbologia della costellazione della "Croce del Sud", guardacaso, ricollegata alla Croce di Cristo, in questo caso forse da ripensare in vero senso "iniziatico" e non in senso di "patibolo",  e con il solstizio d'inverno, momento cosmico annuo nel quale le giornate, la luce del giorno, inizieranno ad allungarsi di nuovo, una simbolica rinascita della "Luce" (dato anche che il Sud della "Croce del Sud", ancora una volta, rimanda al Mezzogiorno, al luminoso emisfero baciato dalla Luce del Sole, in contrapposizione al Nord, il lato della Notte, l'emisfero "vedovo" della Luce, cito Dante (vedi qui avanti).

Infatti, guardacaso, alla costellazione della Croce del Sud è legato anche un'altro mistero: nel primo canto del Purgatorio, dal verso 21 al 27, Dante Alighieri, insieme a Virgilio e Catone, sembra conoscere la costellazione della Croce del Sud, tre secoli prima che i navigatori occidentali la osservassero, nei suoi versi molto belli ed aulici:

 I’ mi volsi a man destra, e puosi mente

a l’altro polo, e vidi quattro stelle

non viste mai fuor ch’a la prima gente.

Goder pareva ‘l ciel di lor fiammelle:

oh settentrional vedovo sito,

poi che privato se’ di mirar quelle!

  (Dante, Divina Commedia, Purgatorio, Canto 1)

 

Come faceva Dante ad essere a conoscenza di una costellazione invisibile dall’Europa, e quindi anche dall’Italia ? un bel mistero... Rimando al blog del mitico Giuseppe Merlino per un ulteriore approfondimento su questo argomento, ultra-trattato sul web.

Ho anche "testato" questo evento simulando il 25 dicembre a Gerusalemme su "Stellarium", noto software di simulazione astronomica. 

 


In effetti è carinissimo vedere che, all'alba del 25 dicembre, alla posizione geografica di Gerusalemme, la costellazione dal nome così evocativo, si stanzia esattamente al polo sud! Il fatto poi, che venga citata anche da Dante nella Commedia.... mmmhhm qui gatta ci cova...... figo!!

Questi indizi, questi misteri, questi collegamenti, che qualche detrattore ateo o complottista potrebbe usare candidamente per additare questo evento come occulto, catalogato meramente nelle "faccende da ciarlatani", o semplicemente voluto dalla Chiesa Cattolica "solo" per fini di potere, stimolando solo confusione e divisione, non fanno altro, nelle persone curiose come me,  che avvalorare maggiormente l'idea che la Nascita del Cristo, nel Macrocosmo, è, e rimarrà per sempre, un evento di immensa, epocale, universale, portata Sacra, che riguarda proprio me, te, in prima persona, nel mio/tuo Microcosmo

Visto anche che, come recita il "Padre Nostro" di Gesù (Sacra Bibbia, Vangelo Matteo, 6), ma così come recita anche Ermete Trismegisto nella sua ermetica "Tavola di Smeraldo": "Come in Cielo, così in Terra" [Vangelo] / "come in Alto, Così in Basso"!

A mio modo di vedere, inoltre, l'idea che la Chiesa Cattolica abbia "adattato" indebitamente dei culti pagani (visione peraltro anche questa, superficiale, confusionaria,  divisiva e guerrafondaia), andrebbe vista con un ottica più conciliante ed inclusiva, come ricordato anche da molti saggi, letterati, filosofi e Padri della Chiesa, di ambire ad  integrare ed avvalorare i sacri culti antichi.

In certo modo, attraverso la sua liturgia, il Cristianesimo rinnova alcuni riti pagani, poiché gli "Atti divini" si ripetono in epoche differenti, senza peraltro che il loro significato profondo venga alterato... Per questa ragione, si potrebbe dire che la manifestazione della Parola divina non si chiude con l'abolizione degli antichi riti, in quanto con la ripetizione di una medesima somma di atti sacri, ovvero di "sacrifici", la liturgia cristiana li assimilò alla nuova religione, assicurando il risultato che quel rito/mito sacro ha potuto veicolarsi "senza danni" attraverso il tempo. (Batfroi: La via dell'Alchimia Cristiana)

Buon Natale! Buon Risveglio del vostro Sole!

A presto.

Fabio

 

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